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30/09/12

Tagliatelle autunnali manumaxose

Tagliatelle autunnali manumaxose

Ricetta di: Manumax

Nota di Max: Alzarsi presto al mattino della Domenica e preparare la pasta con Manu, ha il sapore di casa e di famiglia :)

Ingredienti per la pasta (dose per 4 persone):

  • 150 gr. di di farina “00”
  • 150 gr. di farina di castagne
  • 3 uova
  • un pizzico di sale
  • 1 bicchiere di acqua tiepida

Ingredienti per la salsa:

  • 100 gr. di burro
  • un rametto di rosmarino
  • pinoli tostati

Preparazione:

In una capiente ciotola mescolare le due farine insieme alle uova e al sale. Lavorate bene l'impasto con le mani e, se vi sembra duro, aggiungete dell'acqua tiepida fino a quando il composto non sarà elastico.
Lasciate riposare l'impasto per una trentina di minuti, poi stendete bene la pasta con l'aiuto di un matterello e formate delle tagliatelle spesse circa 1 cm. Fondete il burro a bagnomaria in un pentolino e, quando è liquido, togliete dal fuoco e lasciate in infusione gli aghi di rosmarino per qualche minuto. Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata per circa 7/8 minuti, poi scolate e versate la pasta in una ciotola insieme al burro fuso con il rosmarino e cospargete di pinoli tostati. Mescolate bene e servite.

28/09/12

Petto di pollo birra e olive alla manumax

Petto di pollo birra e olive alla manumax

Portata: Secondo piatto

Ricetta di: Massimiliano e Manuela (manumax)

Ingredienti per 4 persone:
  • 400 gr. di di petto di pollo intero
  • 1 scalogno
  • 16 olive
  • 200 ml di birra chiara
  • 60 gr. di gherigli di noce
  • 1 rametto di rosmarino
  • 5 cucchiai di olio extravergino d'oliva
  • sale e pepe

Preparazione:

Nettate lo scalogno e tritatelo finemente, tritate i gherigli di noce e sciacquate bene le olive. Tagliate il petto di pollo a grossi tocchetti. In un tegame mettete l’olio e fatevi dorare lo scalogno a fuoco basso, unitevi i tocchetti di pollo, salate e pepate, e fate rosolare per qualche minuto in modo che la carne si insaporisca bene. Unite la birra e fate cuocere il pollo fino a far asciugare il liquido. Unite infine le olive e le noci, insieme al rosmarino in piccoli rametti, per qualche minuto.



26/09/12

Castagnaccio

Castagnaccio
 
Portata: Dolci

Ricetta di Manuela Dolfi

NOTA: Tempo d'autunno e di castagne, ragion per cui vi propongo il CASTAGNACCIO....... quant'è buona la farina di castagne!
" La mia bisnonna metteva un pò di farina dentro un ditale, di quelli per cucire, e lo poggiava sulla cenere della stufa, dopo qualche minuto era pronto un boccone semplicissimo e squisito....... perdonate questo ricordo che risale a qu
asi 40 anni fa!"

Ingredienti:

  • 500 gr. farina di castagne
  • un pizzico di sale
  • olio d'oliva
  • zibibbo o uvetta
  • pinoli
  • gherigli di noce
  • un ciuffo di ramerino (rosmarno). Preparazione: (mezz'ora circa):
    Passate la farina di castagne al setaccio e mettetela in una terrina, aggiungete il sale, 2 cucchiai di olio e acqua fredda, così da ottenere un composto piuttosto liquido. Lasciate riposare e mettere il rosmarino a "sfumare" in un padellino con 2 cucchiai di olio. Ungete leggermente d'olio una teglia da forno dai bordi bassi e versatevi la farinata alta un dito. Cospargetela d'uvetta, pinoli, noci spezzettate e irroratela con l'olio al rosmarino. Mettete in forno e fate cuocere per mezz'ora a 220°. Il CASTAGNACCIO è pronto quando la superficie ha il bel colore marrone scuro della buccia delle castagne e la crosta è crettata.

25/09/12

Tagliolini al limone

Tagliolini al limone
 
ricetta di: Manuela Dolfi

Portata: Primo piatto
 
Ingredienti:
  • 500 g. di pasta fresca all'uovo tipo "tagliolini"
  • 40 g. di burro
  • un limone grande non trattato
  • 200 ml. di panna liquida
  • un ciuffo di prezzemolo (facoltativo)
  • parmigiano grattugiato
  • pepe bianco
  • sale grosso
  • sale fino
Preparazione:

Tagliare con un pelapatate o con un coltello affilato la scorza del limone precedentemente lavato ed asciugato (facendo attenzione a lasciare la parte bianca che renderebbe amara la preparazione). In una padella antiaderente che possa poi contenere anche la pasta fare fondere molto dolcemente il burro a fiamma bassissima senza scaldarlo troppo, quindi toglierla dal fuoco e versarvi la scorza del limone, lasciando che quest'ultima rilasci al burro il suo aroma; aggiungervi poi la panna, un pizzico di sale fino ed un cucchiaio di succo di limone. Nel frattempo, lessare la pasta in abbondante acqua salata, quindi scolarla un po' al dente e versarla nella padella insieme ad una cucchiaiata dell'acqua di cottura e ad una spolverata di pepe, mescolando ed amalgamando bene il tutto a fuoco vivace. Servire subito guarnendo i piatti con del prezzemolo tritato ed un'abbondante spolverata di parmigiano grattugiato.

23/09/12

Arista alle castagne manumaxosa

Arista alle castagne manumaxosa
 
Portata: Secondo piatto

Ricetta di: Manuela e Massimiliano

Nota di Max: Un ottimo secondo piatto adatto al pranzo domenicale da consumare con parenti ed amici, e perchè no, anche solo con la persona amata:)

Ingredienti per 4 persone:
  • 1 kg. di lombata di maiale disossata (in Toscana è chiamata "arista")
  • 350 gr. di marroni
  • 50 gr. di semi di finocchio
  • 2 romaioli di brodo
  • un bicchiere di latte
  • un bicchierino di Brandy
  • una carota
  • una cipolla bianca
  • una costa di sedano
  • salvia
  • rosmarino
  • olio extravergine d'oliva
  • sale grosso
  • pepe
Preparazione:

Legate la carne, steccatela con salvia e rosmarino, cospargetela di sale grosso e pepe, quindi fatela rosolare da ogni lato in una casseruola con 4 cucchiai d'olio già caldo; versate il Barandy e fatelo evaporare. Aggiungete gli odori tagliati a piccoli pezzetti e i semi di finocchio. Nel frattempo avrete inciso la buccia dei marroni, li avrete messi in acqua fredda, facendoli poi bollire per 10 minuti; sbucciateli e togliete anche la pellicina interna, uniteli alla carne insieme al latte e al brodo, cuocete per circa 1 ora e mezzo a fuoco basso. Togliete la carne dalla casseruola e passate al setaccio tutto il sugo di cottura, rimettetelo sul fuoco per farlo addensare, con l'ausilio di poca farina se risultasse troppo liquido. Srvite la lombata a fette cosparse della salsa, accompagnate con patate al forno.
 
Nota di Paolo Piazzesi: Legioni di gastronomici col pallino del lessico si sono sbizzarriti a cercare di svelare l'etimologia del singolare nome che i toscani danno a questo pezzo di carne di maiale, ossia Arista; ma con scarso successo. Quel che è certo è che la si conosceva ed apprezzava già nel Trecento, senza fare tante questioni di filologia, forse anche perchè il Valla era ancora in mente Dei.

 

21/09/12

Orzo alle erbette Manumaxoso

Orzo alle erbette Manumaxoso

Portata: Primo piatto

dal ricettario di Massimiliano Gentile

Ingredienti per 4 persone:
  • 250 gr di orzo
  • 1 cipolla
  • 1 mazzetto di erbe aromatiche [io ho messo timo, maggiorana, erba cipollina]
  • 30 gr di porcini secchi
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 5 gr Olio extravergine di oliva
  • sale q.b.
  • pepe nero q.b.

Preparazione:

Mettete a bagno i funghi in acqua tiepida, cambiando l'acqua più volte, in modo che si tolga il sapore amarognolo, poi strizzateli e tagliateli a pezzetti. Lavate accuratamente l'orzo sotto l'acqua corrente e scolatelo. Fate rosolare la cipolla tagliata finemente nell'olio, aggiungete l'orzo, fatelo insaporire, bagnate con il vino e fate evaporare, aggiungete le erbe aromatiche e i funghi tagliati a pezzetti, continuate a cuocere aggiungendo mano mano il brodo, per almeno 40 minuti.

20/09/12

Insalata di fichi

Insalata di fichi
 

Portata: Antipasto/Piatto Unico
 
 
dal ricettario di Massimiliano Gentile

Ingredienti:
 
 
  • 4 fichi
  • 2 etti di bresaola (abbondanti)
  • un mazzetto di rucola
  • scaglie di Parmigiano
  • olio extravergine d'oliva
  • aceto balsamico

Preparazione:

Disporre su un piatto da portata l'affettato e di seguito gli altri ingredienti, per ultimi i fichi tagliati a spicchi e non sbucciati; condite con olio e aceto balsamico a piacere.

Nota dello Chef: Nel mio (nostro) caso ha fatto la differenza l'ottima bresaola della Valtellina, portata dalla Manu da Livigno e i fichi appena colti nel mio orto, da non sottovalutare il Pane Toscano che ha fatto da companatico; da non credere! :)

18/09/12

Tiramisù (dolce freddo al mascarpone)

 
Tiramisù (dolce freddo al mascarpone)

Portata: Dessert

ricetta di: Manuela Dolfi

Ingredienti:

  • caffè q.b.
  • 200 gr. mascarpone
  • 100 gr. di zucchero
  • 1 confezione di "Pavesini" o "lingue di gatto" o savoiardi
  • 2 uova
  • cacao amaro in polvere q.b.
  • 1 pizzico di sale

Preparazione:

Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e liscio, incorporate il mascarpone mescolando bene. Montare a neve ben soda le chiare con un pizzico di sale e unire tutto al composto, mescolando lentamente fino ad ottenere una crema. Inzuppare i Pavesini nel caffè e adagiarli in una zuppiera a formare uno strato; distendere la metà della crema sullo starato; distendere un altro strato di Pavesini inzuppati nel caffè e ricoprire con la rimanenza della crema. Spolverare con cacao amaro e lasciar riposare in frigo per due ore almeno.



17/09/12

Cosce di pollo al limone con verdure alla Max

Cosce di pollo al limone con verdure alla Max

Portata: Secondo Piatto
dal ricettario di: Massimiliano Gentile

Ingredienti per 4 persone:
  • 8 cosce di pollo (circa 1 kg)
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 zucchina
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio extravergine d'oliva
  • sale e pepe
  • succo di limone

Preparazione:

Pulite le verdure, tritate finemente la cipolla, fate a fettine sottili la carota e la zucchina; mettetele in un tegame e saltatele nell'olio per una decina di minuti aggiungete il succo del limone e lasciate cuocere ancora per 10 minuti. Passate le verdure al mixer, aggiungendo uno o due cucchiai di acqua, fino ad ottenere una crema omogenea. Mettete le cose di pollo in una teglia da forno, cospargetele della crema di verdure, salate e pepate; infornate per circa un ora a forno preriscaldato a 200°. Dopo circa 40 minuti di cottura girate le cosce di pollo e terminate la cottura. Servite nei piatti le cosce di pollo con sopra la salsa di verdure.

15/09/12

Ciambellone al caffè manumaxoso

Ciambellone al caffè manumaxoso
 

ricetta di Manumax

Portata: Dolci e Torte
 
Ingredienti:
  • 250 gr. di zucchero
  • 250 gr. di farina
  • 3 uova
  • 130 ml. di olio di semi o di oliva
  • 130 ml. di caffè espresso
  • una bustina di lievito per dolci
  • 40 gr. di nocciole tritate
  • aroma alla nocciola
  • cacao dolce in polvere
Preparazione:

Mettere nel mixer (o usare una frusta), le uova , sbatterle con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungere l'olio, il caffe freddo, l'aroma di nocciola, infine la farina setacciata con il lievito e le nocciole tritate tutto molto delicatamente, per non smontare l'impasto. Imburrare uno stampo a ciambella, versarvi l'impasto e infornare a 180° per 40-45 minuti circa. Una volta freddo spolverare con cacao in polvere.

13/09/12

Risotto al rosmarino

Risotto al rosmarino
 

Portata: Primo piatto

dal ricettario di Massimiliano Gentile

Ingredienti:

  • 400 gr. di riso
  • 60 gr. di burro
  • 2 spicchi d'aglio
  • 3 rametti di rosmarino
  • mezzo bicchiere di vino rosso
  • un dado vegetale
  • 2 cucchiai di salsa di pomodoro
  • una manciata di prezzemolo
  • Parmigiano grattugiato
  • sale

Preparazione:

Preparate un trito finissimo con gli spicchi d'aglio sbucciati e il rosmarino; mettetelo sul fuoco con il burro, nella casseruola che utilizzerete per il risotto; fatelo rosolare lentamente. Unite il riso, mescolate, lasciatelo tostare e poi unite il vino, lasciate evaporare. Salate, unite il dado e la salsa di pomodoro e iniziate la cottura del riso, aggiungendo man mano acqua calda e mescolando sempre e tenendo il fuoco a fiamma bassa. A cottura ultimata, unite il prezzemolo tritato e una manciata di Permigiano grattugiato.

11/09/12

Barchette di melanzane

 
Barchette di melanzane

Portata: Secondo piatto
dal ricettario di Massimiliano Gentile

Ingredienti per 4 persone:

  • 2 melanzane oblunghe
  • 1 pomodoro maturo
  • 100 gr. di Parmigiano grattugiato
  • basilico
  • prezzemolo
  • olio extravergino d'oliva
  • sale e pepe

Preparazione:

Tagliate le melanzane a metà nel senso della lunghezza, svuotatele e tagliate la polpa a dadini, unitevi il pomodoro, anch'esso tagliato a dadini e miscolare; unite il Parmigliano grattugiato, il prezzemolo tritato, aggiustate di sale e condite con l'olio. Riempite abbondantemente le melanzane con il composto, guarnite con qualche foglia di basilico e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 20/22 minuti. Servite calde o fredde.

09/09/12

Torta manumaxosa di cachi

Torta manumaxosa di cachi


Portata: Torte e dolci

dal ricettario di Massimiliano Gentile

Nota dello Chef: Alla domanda di Manu: Amore hai in mente qualche torta da fare con i cachi, che ne ho di appena colti? Ho risposto: Ma certo Amore! In realtà non ne avevo la più pallida idea. Poi la fantasia in cucina e l'amore per la mia "golosona", hanno elaborato questa ricetta.

Ingredienti:
  • 4 cachi
  • 200 g di farina
  • 70 g di burro
  • 100 g di zucchero
  • 50 g di cioccolato fondente
  • 2 uova
  • 1 bustina di lievito
  • 1 cucchiaio di cacao
  • scorza di 1 limone grattugiata

Preparazione:
Lavate e spellate con cura i cachi e passateli con il passaverdure, fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente, mettetelo in una terrina e aggiungete lo zucchero, i tuorli d’uovo, la farina e i cachi passati, la scorza di limone grattugiata, il cacao e il cioccolato grattugiato. Montate gli albumi a neve ben ferma e aggiungeteli al composto. Incorporate per ultima la bustina di lievito e amalgamate bene il tutto.
Quando il composto risulterà liscio disponetelo in una tortiera, dove avrete steso della carta da forno. Cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti. A piacere spolverate con zucchero a velo.

07/09/12

Pàn Düçe Du Burgu

Pàn Düçe Du Burgu


Portata: Dolci

Cucina tradizionale ligure (Imperia)

dal ricettario di Massimiliano Gentile

Nota dello Chef: "Pane dolce del Borgo" - Ricetta tradizionale dell'alta valle Impero, con similitudini con il "Pane di San Rocco" o "del Maro", dolci anche loro ma più semplici come impasto.

Ingredienti:
  • 200 gr di farina bianca
  • 100 gr di farina di grano saraceno
  • 100 gr di zucchero
  • 69 gr di burro
  • 50 gr di noci
  • 50 gr di mandorle
  • 50 gr di pinoli
  • 50 gr di uva passa
  • 50 gr di fichi secchi
  • 1 cucchiaino di miele chiaro
  • 1 cucchiaino di marmellata di more
  • 1 cucchiaio di cioccolata fondente grattugiata
  • 1 rosso d'uovo
  • 1 bicchiere di latte
  • 30 gr di lievito naturale
  • 1 pizzico di sale
  • 1 punta di noce moscata
Preparazione:
Mescolare bene le farine con lo zucchero, quindi incorporate il burro fuso, il lievito, il latte, la noce moscata (poca) e il sale. Dividere l'impasto in tre parti, rispettivamente 2 da 1/4 e 1 da 2/4. Farne tre palline e metterle al coperto, divise, a lievitare. Dopo circa 30 minuti riprendere la parte più grande e spianarla a mano. Tritare al coltello i fichi e l'uvetta rinvenuta e strizzata; tostare l'altra frutta secca pochi minuti, pulirle dalle pellicine e passarla al mixer ma senza ridurla a polvere. Versare al centro dell'impasto e lavorare sodo (aiutandovi anche con qualche goccia d'acqua) fino a che non sia bene amalgamata e i frutti distribuiti. Fare una palla di forma allungata, alta circa 3 cm; rimettere a riposare. Prendere i due impasti piccoli e tirarli in una sfoglia assai sottile in forma pressoché tondo/ovale. Preparare tre ciotoline separate rispettivamente una col miele diluito con un cucchiaio di acqua, una con la marmellata anch'essa diluita e una con il cioccolato tritato. Stendere una sfoglia e spennellarla col miele, non troppo; coprire con l'altra, spennellarla con la marmellata, quindi mettere al centro l'impasto con la frutta secca appena rimaneggiato un poco e rimesso in forma adeguata. Arrotolare le sfoglie in modo che ricoprano bene la palla centrale, tagliare i bordi in accesso e rifinirla a mano schiacciando dove è necessario. Spennellare col rosso d'uovo stemperato con un poco d'acqua e versare a pioggia le scaglie di cioccolato. Con i ritagli di avanzo fare delle strisce di 1/2 cm circa e decorare, alternandole, la superficie; spennellare anche queste con l'uovo. Rimettere a lievitare già sulla placca del forno infarinata. Attendere che raddoppi circa di volume ed infornare a circa 200° per quasi un'ora. Quando ha un colore invitante spegnere il forno, togliere la pagnotta, avvolgerla velocemente in uno strofinaccio bagnato e strizzato e rimetterla in forno spento per 15 minuti. Toglierla, lasciare raffreddare abbastanza, affettarla e servire le fette come spuntino, per colazione, per dessert con un fiocco di panna montata non zuccherata e spolverata di cacao. Servire sia tiepida che fredda.

Consiglio di Max: Accompagnarla, a tavola, con uno spumante demi-sec o un Malvasia amabile frizzante; per i bambini è una merenda apprezzata e completa con un bicchiere di spremuta fresca.

05/09/12

La cucina povera della valle di Imperia



di: Massimiliano Gentile

Capire perché le basi della cucina tradizionale di questa valle siano così povere non è semplice; infatti qualsiasi turista, soprattutto al primo impatto, vede una terra calda, soleggiata, arieggiata d'estate, mite d'inverno. Praticamente un angolo di paradiso. Questo ho potuto notarlo bene lavorando negli alberghi in zona ma anche negli anni di lavoro in Germania, dove è facilissimo incontrare qualcuno che vi ha trascorse le ferie.

L
a valle Impero, come un po' tutta la Liguria, è una sottile striscia di terra, stretta fra il mare e la provincia di Cuneo, con pochissima o niente pianura; difficile quindi da coltivare a meno di enorme fatica, mitigata oggi dal lavoro di terrazzamento fatto in tempi remoti e l'ausilio di alcune macchine, piccole, perché spesso i sentieri che portano agli orti sono ripidi, stretti, ancora a mulattiera.

Proprio dove sono nato, a San Lazzaro Reale, c'è un ponte ormai malridotto, che fino a quando non fu costruita l'attuale statale per Torino era l'unico sbocco verso il Piemonte: di conseguenza poco traffico e popolazione assai chiusa, più per secolare abitudine che altro. Basterebbe pensare alle due primarie risorse di un tempo, le poche colture, l'olivo e la pesca, spesso praticata con "barchette" dai 10 ai 14 metri, il classico gozzo.

L
a città di Imperia è inoltre molto giovane, nasce nel 1926, con decreto voluto e approvato da Mussolini. È una fusione delle due cittadine di Oneglia e Porto Maurizio. Ancora oggi, io stesso, quando vado in città dico agli amici "vado a Porto" o "a Oneglia", non a Imperia, termine usato più per la burocrazia, o in senso generale, come dire comunemente "vado in città".

È
anche ben conosciuto l'astio tra le due popolazioni, che si riscontra ancora negli anziani quando devono parlare di quelli dell'altro borgo: i "cancelotti" quelli di Porto Maurizio e i "ciantafurche" quelli di Oneglia; prima dell'unificazione ad Oneglia c'erano i lavoratori e a Porto Maurizio i signori. Anche i due porti marini sono ben divisi, uno per le merci, l'altro turistico. E' anomalo anche per un foresto (forestiero) che i dialetti cambino tanto tra paesi vicini.

Q
ualche esempio, l'imbuto a Imperia è il turtarò, a Sanremo (circa 20 chilometri di distanza) si dice inciù; la pizza, sempre nelle due città menzionate si dice rispettivamente piscialandrea e sardenaira, in altri paesi si chiama anche pisciadèla o pisciarà. Risultano ostici persino a me certi dialetti, come quello di Pigna, di Ceriana, ecc.

Entrando più direttamente nei prodotti tipici, oltre alle olive si annovera una discreta pesca (oggi sempre più in crisi per la penuria di pesci) praticata solitamente a "strascico", la coltura dei fiori e ben poche industrie, tra cui oltre a quelle dell'olio va ricordata la pasta, famosa nel mondo, quella degli Agnesi. Sapendo che anche scrivendo pagine su pagine dimenticherei qualcuno mi fermo qui.

Le basi della cucina tradizionale è quindi fatta di pesce povero
, verdure, olio, pasta, farine e aromi. Oltre al vino che merita però un capitolo a parte. Con questi pochi ingredienti le donne si sono ingegnate nelle preparazioni più strane e stravaganti, aggiungendo molti aromi appunto per "arricchire" il solito piatto.

S
pesso accadeva che a tavola si mangiava una fetta di pane raffermo bagnata con acqua e aceto, coperta di verdure lesse e bagnata da sapori vari, con una forte predominanza di acciughe e aglio. Una padellata di castagne bollite o arrostite sulla stufa a gas era spesso la cena, accompagnata da un bicchiere di vino e qualche verdura (patate o cavoli).

Tra i piatti più antichi e tradizionali si ricordano: la Torta di patate, che veniva cotta al centro del fuoco a legna, con ripieno di patate e verdure a seconda della stagione. Il Pan fritu, una semplice sfoglia di pane cotta sul ferro caldo della stufa e condita con sale o zucchero.
I Friscioi, erano fatti in passato, ma ancora oggi, con le verdure lesse avanzate, le uova e un poco di farina, fritti a cucchiaiate. Oppure la variante per bambini (ma anche per i grandi) preparati con fette di mela, uova, farina e zucchero: in questo caso si chiamano Frisciöi de mea (o mera). La Carbonera, verdure lesse condite con un intingolo piccantino a base di aglio e prezzemolo. Le Sciüe cine (fiori di zucca ripieni), riempiti con verdure lesse, uova, formaggio e altri ingredienti a scelta. Il Pesto, fatto con aglio, basilico e poco più, senza dimenticare l'olio di oliva. La Farinata, semplice farina di ceci con acqua e sale; qui a Imperia si fa aggiungendo foglie di cipollotti tritate fini. La Torta di zucca, è una sfoglia semplice ripiena di zucca, uova e poco più, aromatizzata in modi diversi, spesso con l'aggiunta un "funso", o solo il gambo, per insaporire.

E ancora il Cunìü (coniglio) entra tra le poche carni da sempre usate, per la facilità e l'economicità del mantenimento degli stessi. Nei paesi sovente si incontrano donne che vanno a "fare l'erba" per loro. Si prepara con pochi ingredienti: coniglio, vino bianco, timo, pinoli, aglio e sale. Come sempre varia da posto a posto, ma la base è questa. La Gaina (gallina) era tenuta più per le uova, e si lessava. Con il brodo si facevano minestre varie (come sempre senza buttare niente). Le Anciue (acciughe) venivano consumate fresche, fritte o al forno con verdure, oppure salate e conservate. Utilizzate sia in cucina che mangiate con solo pane (e abbondante vino). La Stroscia (non saprei come tradurlo, viene da strosciare, rompere in modo maldestro, infatti si spezza con le mani) è un dolce fatto con farina, olio, zucchero e lievito; impastata e cotta in vari modi, qui si fa tipo treccia, e spolverata di zucchero semolato.
C
e ne sono ancora molte, ma si fa molta fatica ad estorcere le ricette originali alle casalinghe, anziane e un po' diffidenti, magari. È stato quello sopra un "assaggio" della cucina tradizionale, oggi arricchita di piatti più elaborati, anche se con le stesse basi di partenza.

04/09/12

Cantuccini di prato

 
Cantuccini di prato

Portata: Biscotti

cucina tradizionale toscana
Ricetta di Manuela

Ingredienti:
  • 1/2 kg di farina
  • 300 gr. di mandorle (meglio non pelate)
  • 350gr. di zucchero
  • 4 uova
  • 1 bustina di lievito

Preparazione:

Setacciare la farina in una terrina, unire lo zucchero, il lievito, le uova e le mandorle. Mescolare bene fino ad ottenere un composto che si possa lavorare con le mani. Formare dei piccoli filoncini, circa 4 cm di larghezza e 10 di lunghezza. Disporli sulla teglia da forno a una giusta distanza tra loro, dopo aver protetto il fondo con la carta da forno, infornare a 200g° per 1/2 ora circa. Sfornare e tagliare i filoncini a fette di circa 2 cm, lasciare raffreddare i biscotti.

Nota: Sono ottimi come fine pasto accompagnati da Vin Santo.

02/09/12

Pomodori al forno alla Max

Pomodori al forno alla Max

Portata: Contorno/Antipasto

dal ricettario di Massimiliano Gentile

Ingredienti per 4 persone:
  • 8 pomodori medi sodi
  • 16 olive nere denocciolate
  • uno spicchio d'aglio
  • un ciuffo di prezzemolo
  • pangrattato
  • olio d'oliva
Preparazione:

Lavate i pomodori ed apriteli a metò, asportate la polpa e passatela al mixer con 5 cucchiai di pangrattato, le olive, l'aglio, il prezzemolo, sale e pepe; condite con 5 cucchiai di olio d'oliva e amalgamate bene il miscuglio. Riempitevi i pomodori, ungete una teglia da forno antiaderente e allineatevi i pomodori ripieni, coprite con un foglio di alluminio, passete in forno per un quarto d'ora a 200°. Serviteli tiepidi o freddi.