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25/01/12

Zippulas de carnevali a sa casteddaia

Zippulas de carnevali a sa casteddaia  [Zeppole di carnevale alla cagliaritana]

Portata: Dolci

Occasione: Carnevale
Zippulas de carnevali a sa casteddaia

Ricetta di: Cammy

Origine: Sardegna

Difficoltà: Medio/Facile

Ingredienti:
  • 1 kg farina 00
  • 50 gr lievito di birra
  • 4 uova
  • il succo di un'arancia e la buccia grattuggiata di due
  • un bicchierino di acquavite [filu e ferru] o grappa
  • 20 gr sale fino
  • 150 gr patata bollita e poi passata con lo schiacciapatate [c'è chi mette gr 100 di formaggio fresco che abbia tre o quattro giorni, anche questo passato nello schiaccia patate.assieme alle patate] naturalmente se si mette anche il formaggio eliminare g 100 di farina
  • mezzo litro di latte intero
  • 4 stimmi di zafferano [o 2 bustine di zafferano se non si hanno gli stimmi del fiore di zafferano]
  • 250 gr acqua ninerale naturale a temperatura ambiente
  • olio d'oliva [o d'arachide] per friggere
  • abbondante zucchero semolato per zuccherarle
Preparazione:
  1. Mettere la farina in una ciotola [in sardegna usiamo un grande catino di terracotta chiamato "sa scivedda" che serve per impastare paste che devono lievitare, in quanto la terracotta aiuta a tenere costante la temperatura della pasta] e mescolarla molto bene con il sale.
  2. La sera prima preparare un lievitino con il lievito di birra un pò di acqua tiepida e g.100 di farina.
  3. Se non si è fatto in tempo a farlo fare un panetto con il ilevito un pò di latte e tanta farina quanta ne serve per fare un'impasto che verrà amalgamato con il resto della farina.
  4. Mettere nell'impasto le bucce grattuggiate dell'arancia lo zafferano sciolto in un pochino di latte il panetto con il lievito e le patate impastare bene il tutto.
  5. Aggiungere le uova prima battute in un piattino poco per volta, e lavorare molto bene il tutto fino a farlo diventare un impasto unico.
  6. Prendere l'impasto toglierlo dalla ciotola e lavorarlo sulla spianatoia di legno fino a farlo diventare un'impasto liscio e elastico,aiutandosi se occorre con il latte facendolo cadere a filo molto lentamente.
  7. Una volta che l'impasto è pronto metterlo nuovamente nella ciotola. Lo si ammorbidisce con i vari ingredienti liquidi lavorandolo con i pugni chiusi sbattendolo, sollevandolo , arrotolandolo e ributtandolo con forza nella ciottola.
  8. Ricordandosi e i liquidi come il latte precedentemente, vanno aggiunti poco per volta.
  9. Tutta questa lavorazione deve durare un'oretta almeno e si dovrà ottenere un'impasto morbidissimo ed elastico .
  10. A lavorazione avvenuta coprire la ciotola con un panno di lino o cotone pulito e farlo lievitare.
  11. Sarà pronto quando avrà raddoppiato di volume.
  12. Nel frattempo preparare un recipiente con i bordi alti per friggere le "zippulas" con abbondante olio e una ciotolina con acqua calda, questa servirà per bagnarsi le mani ogni volta che si prende un pò di impasto che serve per fare le zeppoline.
Si procede in questo modo: I
  1. Inumidirsi le mani con l'acqua calda prendere un pò di impasto , una piccola pallina
  2. Si posa sul palmo della mano la si appiattisce e con i pollici si fà un foro al centro come quello delle ciambelle.
  3. Nel frattempo l'olio sarà caldo..... immergervi le "zippulas" e farle dorare da ambedue i lati.
  4. Friggerle poche per volta, metterle a sgocciolare dall'olio su carta paglia, subito dopo rotorarle in un piatto pieno di zucchero semolato.
  5. Vanno consumate calde.

Moqueca di gamberi

Moqueca di gamberi

Portata: Secondo piatto

Collezione: Ricette da leggere
Moqueca di gamberi

Stagione: Inverno

Ricetta di: Edda Onorato

Nota:
Questo stufato leggero e profumatissimo, fà sognare l’estate e terre lontane. La ricetta è tratta dai quaderni della scuola di cucina di dona flor: scuola culinaria sapore e arte, ricette raccontate con tono goloso e allegro. Lei lo definsce un piatto fine, ricercato, degno della migliore cucina.

Difficoltà: Media

Ingredienti per 6 persone:
  • 1,3 kg gamberi da sgusciare
  • 500 gr di pomodori [+4]
  • 3 spicchi d’aglio
  • 2 cipolle medie
  • 2 peperoni
  • 2 lime
  • 1 tazza di latte di cocco
  • 1 tazza d’olio d’oliva
  • prezzemolo
  • coriandolo
  • erba cipollina [o verde del cipollotto]

Nota:
La ricetta d’origine prevede dei granchi molli, introvabili qui. Se capita d’incontrarli durante un viaggi, bisogna assaggiarli, sono una squisitezza. La moqueca è uno stufato brasiliano caratterizzato dalla presenza dell’olio di Dendê [olio di Palma]. Qui è stato sostituito con l’olio d’oliva. Con le teste dei gamberi, si può preparare una bisque.

Il libro: Jorge Amado, "Dona Flor e i suoi due mariti"

“Queste sciocche trovavano puzzolente la cipolla: che ne sanno loro di aromi puri? A Vadinho piaceva mangiare la cipolla cruda e il suo bacio sapeva di fuoco”

Preparazione:
  1. Sgusciare i gamberi e sciacquarli rapidamente con del succo di lime.
  2. Fare un battuto con una cipolla e mezzo, l’aglio, il prezzemolo, il coriandolo e l’erba cipollina e infine 1 peperone tagliato a dadini.
  3. Mischiare con mezza tazza d’olio d’oliva.
  4. Aggiungere i pomodori tagliati a dadini. Salare e mescolare.
  5. Condire i gamberi con la salsa [che Dona Flor definisce succulenta].
  6. Scottare i gamberi uno ad uno in una padella con il loro sugo poi versare il resto di salsa.
  7. Spegnere.
  8. Aggiungere a crudo la mezza cipolla rimasta, i 4 pomodori a fettine, l’altro peperone a dadini, qualche foglia di coriandolo e un po’ di succo di lime.
  9. Salare e lasciar insaporire due ore, coperto.
  10. Rimettere la padella sul fuoco e cuocere i gamberi 5-10 minuti il tempo che la salsa si addensi un pò.
  11. A fine cottura, versare il latte di cocco e l’olio rimasto.
  12. Cuocere ancora qualche minuto. Servire caldo con pane o riso lesso.
L'autrice della ricetta: Edda Onorato
Edda Onorato

"Vivo a Parigi da qualche anno. Di padre italiano e di madre francese, sono cresciuta in mezzo ai sapori ed ai profumi di queste due magnifiche culture gastronomiche. Appassionata-ossessionata di cucina e di tutto cio’ che gira intorno al cibo, gliingredienti, la loro storia...mi sono recentemente innamorata della fotografia ed in particolare della fotografia culinaria. Sono l’autricedel blog bilingue [francese e italiano] Un déjeuner de soleil, una colazione di sole, [espressione francese che significa qualcosa d’effimero] dove condivido le mie scoperte, i miei esperimenti e i mieipiatti nell’attesa d’invitare tutti ad una degustazione su un terrazzo pieno al sole. Collaboro con case editrici come autrice di ricette e fotografa."

Web: http://undejeunerdesoleil.com/